Santa Barbara - I promo pubblicitari

Tutto inizia nel lontano 1989. Io avevo quasi 10 anni e a quell’epoca ero un bambino decisamente disadattato. Io andavo bene a scuola, non davo grandi problemi ai miei genitori, ma proprio non riuscivo a legare con i miei compagni di scuola. Loro erano spavaldi, giocavano a calcio e con i videogames. Io invece odiavo il calcio con tutto me stesso preferivo guardare la tv a casa di Assunta, la mia vicina napoletana. Mi sentivo profondamente diverso da tutti loro e quindi mi spaventavano perché non sapevo in che modo relazionarmi. Assunta era una fan sfegatata della soap opera “Quando si Ama” (Loving). Tutti i giorni la guardavamo insieme. A me piaceva molto Trisha (Noelle Beck) e la sua storia d’amore con Steve, che poi morirà ammazzato nel corso di una rapina in banca. Ma il mio personaggio preferito era senza dubbio Ava Rescott (Roya Megnot): era la tipica stronza della porta accanto e ne combinava di tutti i colori.

Sì, però proprio non riuscivo ad appassionarmi alla soap: molto spesso i dialoghi mi annoiavano profondamente, raramente succedeva qualcosa di divertente. L’atmosfera era sempre molto cupa e se non fosse stato per Ava, credo che avrei sviluppato una qualche forma di depressione dell’età evolutiva. Col senno di poi, posso dire che quella soap era decisamente stucchevole, piena zeppa di stereotipi e di luoghi comuni: il tripudio della banalità insomma. La classica soap. O per meglio dire “la soap classica”. E proprio mentre stavo per valutare seriamente di cominciare a giocare a calcio, accadde qualcosa. Qualcosa che avrebbe segnato la mia vita da quel momento in poi. Un giorno Assunta corre a casa mia per dirmi che la sera dopo sarebbe iniziata una nuova soap su RaiUno prima di cena. Lei aveva appena visto la pubblicità in televisione e ne era entusiasta: “Si chiama Santa Barbara. Mi raccomando, guarda la prima puntata perché dev’essere bellissima!”. E se ne va. Beh, mi aveva incuriosito il fatto che uno spot avesse colpito Assunta così tanto. Io non vidi mai quello spot, ma la sera dopo decisi di dare una possibilità a Santa Barbara…. Anche se avevo paura che fosse una soap che parlava di preti e di suore. Difficilmente me ne sarei appassionato. E se invece fosse accaduto, avrei avuto problemi nel seguirla perché mio padre era Testimone di Geova e all’epoca era molto intransigente o perlomeno io così lo vedevo. E così la sera dopo arrivò: posso solo dirvi che per me fu sconvolgente.

Ragazzi e ragazze, sta per iniziare la prima puntata di “Santa Barbara”, mi raccomando non perdetevela…ma prima ecco qualche spot promozionale.