John Wesley Shipp è meglio conosciuto come Mitch Leery, il padre del protagonista in Dawson Creek, ruolo interpretato dal 1998 al 2001 e per alcuni ruoli in diverse soap opera: Kelly Nelson in “Sentieri” dal 1980 al 1984 e Douglas Cummings in ”Così gira il mondo” dal 1985 al 1986, che gli è valso il suo primo Daytime Emmy. Inoltre ha interpretato Martin Ellis in “Santa Barbara” nel 1987 (per il quale ha vinto il suo secondo Daytime Emmy), Blanchard Lovelace in “Una vita da vivere” nel 1989, e Carter Jones in “La Valle dei Pini” nel 1992. Ha inoltre interpretato Barry Allen / Flash per la serie della CBS “Flash” nella stagione 1990-1991. Ed ora l'intervista che il Signor Shipp ha concesso in esclusiva a "Santa Barbara Blog".
1. Sei arrivato a “Santa Barbara” nel 1986 nel ruolo di Martin Ellis. Sei stato contattato dai produttori dello show oppure hai dovuto fare un provino?
Fui contattato dai produttori dello show.
2. Martin era un giocatore di tennis professionista ed ex fidanzato di Victoria Lane (Kristen Meadows). Nel momento in cui lui raggiunge Victoria a SB, veniamo a scoprire che lui aveva un atteggiamento violento e problematico. Victoria lo lasciò proprio per questi motivi. Ti piacque interpretare questo ruolo?
Quello che mi è piaciuto di Martin è che il personaggio era in linea con il mio tentativo di liberarmi dal ruolo del "bravo ragazzo", immagine che venne cementata in “Sentieri”. Mi piaceva il fatto che, anche se era un cattivo, ho avuto modo di mostrare un lato sensibile da ragazzino quando gli fu detto che non avrebbe mai più potuto giocare a tennis di nuovo.
3. In SB hai recitato per lo più con Kristen Meadows (Tori), A Martinez (Cruz) e Marcy Walker (Eden). Che cosa ricordi di loro?
Tutti loro erano dei veri professionisti anche se io non feci in tempo a legare con nessuno: rimasi nello show troppo poco tempo per farlo.
4. Per te fu una bella esperienza il lavoro in SB oppure no?
Fu certamente una buona esperienza: loro avevano fiducia nel fatto che io potessi interpretare il ruolo al meglio…e grazie a questo show, io vinsi il mio secondo Emmy.
5. Che cosa ricordi dei creatori di SB, Bridget & Jerome Dobson?
Quando penso ai Dobson, io penso alla “vera Classe”.
6. Nel 1987 per il ruolo di Martin Ellis tu vincesti il premio Emmy come “Miglior Guest Star”. In effetti tu fosti il primo attore di SB a vincere l’Emmy. I produttori ti chiesero di restare più a lungo nello show? Che cosa ricordi della cerimonia di premiazione?
Non volevo restare nello show: avevo già le prime collocazioni in programmi di prima serata. Della cerimonia ricordo che quella notte presi un volo da Williamsburg, dove ero impegnato in una delle prove generali del “Giulio Cesare”. Non pensavo che avrei avuto la minima possibilità di battere Celeste Holm e Eileen Heckart - entrambe erano attrici amate, nonché pezzi grossi. Dissi alla mia famiglia di non preoccuparsi di andare alla cerimonia. Ero seduto lì, molto triste ricordando l'anno prima, quando la mia famiglia era lì e vinsi l’Emmy. Quando invece chiamarono il mio nome, il “O mio Dio!” che leggete sulle mie labbra era reale ... In effetti non avevo preparato un discorso - a differenza dell'anno precedente - e ora so che non è mai una buona idea, perché ho combinato dei guai. Mi piacerebbe poter rettificare alcune di quelle parole presuntuose.
7. Negli Stati Uniti "Santa Barbara" ha sempre avuto bassi ascolti. Nel resto del mondo invece e specialmente in Europa ha avuto ottimi ascolti. Inoltre, pur avendo scarsi ascolti, SB è stata la soap che ha vinto più premi e ancora ci sono decine e decine di siti dedicati a questa soap, a differenza di altre soap cancellate. Tu hai lavorato anche in altre soap opera (“Sentieri”, “Così gira il mondo”, “La Valle dei Pini” e “Una vita da vivere”). Quali erano le differenze tra queste soap? A tuo parere, che cosa ha reso SB unica e speciale?
Santa Barbara ha saputo rappresentare lo stile delle classi ricche della costa occidentale americana, quando nessun altra soap riusciva a farlo, c'era un fascino costruito in questo. Devo dire, però, che le soap a cui sono più affezionato sono “Sentieri” e “Così gira il mondo”, perché sono state scritte dall’ incomparabile Douglas Marland, e anche le mie recenti apparizioni in “Una vita da vivere” a causa della LIBERTA’ che Frank Valentini mi ha dato di mettermi alla prova su un terreno scandaloso proprio come avrei voluto io! Ho amato i colleghi di OLTL e mi sono divertito più che in qualunque altra soap nella quale ho lavorato. Sono di solito molto serio nel mio lavoro, e in OLTL mi sono permessa di lasciarmi andare nel godere il corso degli eventi, affinchè fosse divertente per me.
8. Quali sono i tuoi progetti futuri?
Ho un fil in post-produzione per il quale sono molto eccitato, “Hell and Mr. Fudge”. Amo il periodo di prova che mi sono preso per vivere ad Atlanta e aspetto con ansia di divertirmi sempre di più e di interpretare ruoli scandalosi, dal Supereroe allo psicopatico.
9. Questa intervista è rivolta per lo più al pubblico italiano. Nel nostro Paese SB fu molto amata e seguita. Che cosa conosci dell’Italia?
Non ci crederai, ma l’Italia è uno dei paesi europei che non ho mai visitato…Nemmeno io posso crederci! Avevo organizzato un viaggio in Italia tempo fa , ma mi fu offerta una scrittura e restai a New York. Non vedo l’ora di venire in Italia!
10. Vuoi dire qualcosa al pubblico italiano che ha amato ed odiato Martin Ellis?
Al pubblico io vorrei dire: amate, odiate e fate qualunque altra cosa: ma fatelo con passione! Grazie per il vostro interesse! (sorride)
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