Oggi vi presento la seconda parte dell'intervista che Frank Salisbury ha concesso in esclusiva a "Santa Barbara Blog". Se vi foste persi la prima parte, potrete leggerla cliccando qui. Scopriremo oggi alcuni retroscena sulla tragica morte di Mary, schiacciata dalla grossa C. Inoltre un delizioso e nostalgico ritratto di Dame Judith Anderson, la prima indimenticabile interprete di Minx Lockridge, una riflessione sul sadismo di Augusta e molto altro ancora. Buona lettura.
La storyline delle personalità multiple di Eden fu molto controversa. Molti la criticarono. Marcy Walker non era entusiasta. Chi ebbe l’idea? Che cosa ne pensi?
Lo sai che non ricordo niente di questa storia? Ho un vuoto totale. La ragione è che probabilmente io non ebbi nulla a che fare con questa storia. Forse ho lasciato lo show prima di quanto pensassi. Io so che le cose non erano più le stesse, malgrado il ritorno dei Dobson. Non ricordo il licenziamento di Chuck Pratt, anche se certamente fu licenziato. Ricordo il licenziamento di John Conboy e l’arrivo di Paul Rauch. Ma io ricordo che niente era più come prima tra i Dobson e la NBC. I Dobson avevano vinto, ma si rivelò poi essere una vittoria di Pirro… Oggi vi presento la seconda parte dell'intervista che Frank Salisbury ha concesso in esclusiva a "Santa Barbara Blog". Se vi foste persi la prima parte, potrete leggerla cliccando qui. Scopriremo oggi alcuni retroscena sulla tragica morta di Mary, schiacciata dalla grossa C. Inoltre un delizioso e nostalgico ritratto di Dame Judith Anderson, la prima indimenticabile interprete di Minx Lockridge, una riflessione sul sadismo di Augusta e molto altro ancora. Buona lettura.
A quali storyline sei più affezionato? C’era un personaggio che amavi più degli altri?
E’ quasi impossibile ricordare le storyline oggi. Francamente, credo di averle amate tutte. Mason non poteva fare niente di sbagliato per quanto mi riguarda, anche se lo avevo lasciato. Eden & Cruz, Gina & CC, Lionel & Augusta (tartina al piccione esclusa), Sophia & CC….ero affezionato a tutti loro. Ma specialmente a Mason. Lane Davies vive ad Atlanta e sono ancora in contatto con lui, occasionalmente.
Onestamente io non sono d’accordo con te per quanto riguarda la triste fine del piccione domestico di Laken. Louise Sorel (Augusta) ne fu disgustata e cercò in tutti i modi di evitare quella scena, ma i Dobson furono inflessibili. Personalmente io penso che la storia sia un po’ sadica, ma allo stesso tempo la trovo molto divertente. A parer mio rende il personaggio di Augusta capace di qualsiasi azione…
Certamente puoi non essere d’accordo. Ma io all’epoca sentivo (e tuttora sento) che si trattava di un’aggiunta stupida perché uccideva completamente il personaggio. La scena arrivò un giorno all’improvviso. Forse dovetti scrivere io quell’episodio, ma in ogni caso mi sentì offeso. Naturalmente non avevo voce in capitolo. Ma sentì che questa faccenda screditò Augusta, che non era stata concepita come personaggio sadico. So che Louise era infastidita da questa scena. Questo è un altro esempio del particolare senso dell’umorismo dei Dobson.
Dai un’occhiata a questa critica a proposito di SB apparsa su un numero di Soap Opera Digest nella metà degli anni ’80: “La crudeltà mentale governa questo show che tende a scegliere modalità sempre più brutali per separare una coppia di innamorati. La felicità è costantemente interrotta da stupri, torture, esplosioni, incendi, rapimenti e morte – reale o presunta. Quando gli sceneggiatori di SB si sentono in un vicolo cieco, il loro modo di uscirne è quello di uccidere il personaggio in questione in modo bizzarro. Per questo motivo furono concepiti l’assassino del garofano, il terremoto e la povera Mary fu schiacciata da una “C” sul tetto dell’hotel Capwell. In favore di SB bisogna dire che non tutti i personaggi sono in pericolo contemporaneamente”. Tu che cosa ne pensi?
Bene, in tutti questi casi vediamo di nuovo lo zampino dei Dobson. Con la complicità di Chuck Pratt. Ricordo molto bene il piacere che gli dava immaginare la grossa C precipitare sulla povera Mary. All’epoca io mi occupavo del trattamento della sceneggiatura e c’era molta ilarità nell’aria quando lui suggerì questa soluzione per fare fuori Mary. (Io ricordo che fu Chuck Pratt a suggerirlo. Jerry potrebbe non essere d’accordo con me. Ma certamente fu uno di loro due). Uccisa dalla grande C. Questo fornì loro un paio d’ore di risate. Confesso di non averla mai considerata una bella trovata e nemmeno divertente. (Ma anche io ho avuto i miei periodi bui e all’epoca mi sentivo come un puledro in libertà). Quindi se SB a volte era sopra le righe, almeno aveva un senso. Cosa che non si può dire di “Passions” per esempio. Ogni soap ha la sua impronta originale e se non ti piace, non la guardi. Ma lasci che sia com’è.
E ora “lo stupro di Eden”. Lo stupro è un atto di violenza e questo è esattamente quello che SB mostra in questa circostanza. Mai nel daytime è stata rappresentata così bene la brutalità di questo atto. Eden si ritrova senza difese, terrorizzata e dominata. Gli stereotipi presenti in altre soap sono totalmente assenti in questo caso. In origine il copione prevedeva maggiore violenza, ma poi vennero fatti dei tagli. Nel 1979 “General Hospital” fece una storyline molto controversa sullo stupro. Protagonisti erano Luke e Laura e si trattava di uno “stupro seduttivo” visto che poi i personaggi si innamorano e si sposano, un ossimoro dal momento che lo stupro e la seduzione non hanno niente a che fare l’uno con l’altro. Dopo lo stupro invece, Eden partecipa ad un (finto) talk show per descrivere l’orrore di quello che ha passato. Nel talk show c’erano due star delle soap, Link e Laurie, che hanno recitato in una scena di stupro nella soap “General Clinic”. Eden dice a questi due attori che loro non hanno la minima idea di che cosa sia uno stupro. Il riferimento a General Hospital non è nemmeno troppo velato. Mi puoi dire chi ebbe l’idea e chi la sviluppò?
Le scene di stupro. Strano come le cose sembrino avere una vita propria. Tornando a General Hospital per un momento, hai ragione riguardo al mio coinvolgimento nella storia di Luke e Laura. Doug Marland stava per abbandonare lo show e Gloria Monty fece in fretta a prendersi il merito per questa storyline. Non so dirti molto di come nacque l’idea in SB. So solo che l’headwriter dell’epoca ideò la storia e poi noi sceneggiatori la sviluppammo. E ognuno di noi ha fatto del suo meglio. A giudicare dalla severità dell’opera, darei per scontato che si tratti di puro stile Dobson. Noi all’epoca non eravamo consapevoli del fatto che stavamo scrivendo qualcosa che sarebbe rimasta per sempre.
Bridget Dobson disse che attraverso il personaggio di Mason lei poteva in qualche modo rappresentare e sublimare i conflitti che in passato ebbe con i suoi genitori. Mason arriva quindi dal profondo delle viscere. Quale fu il tuo contributo su Mason?
George & Martha |
Nel corso degli anni ho capito che Bridget aveva avuto problemi gravi con la sua famiglia, anche se lei non lo dichiarò mai esplicitamente. Un commento spontaneo, un’allusione di tanto in tanto, alcune delle sue azioni: questo era tutto quello su cui potevo basarmi. Non l’ho mai sentita parlare di Mason in qualche modo particolare. Per quanto mi riguarda, ho sempre pensato che Mason fosse un’estensione di me. Io mi identificavo completamente con lui, anche se nella realtà non potevamo essere più diversi. All'inizio, quando Bridget mi chiamava per complimentarsi di una sceneggiatura o una determinata scena, le parlavo delle affinità che sentivo. Mi ricordo di aver detto, a proposito dei Lockridge, che avevo in mente George e Martha (Edward Albee) e che scrivevo di conseguenza. E che Mason era la mia dolce metà. Lei mi disse che avrei dovuto continuare a fare questo buon lavoro. Sai, naturalmente, che il padre e la madre di Bridget, Frank e Doris Hursley,furono i creatori di General Hospital, quindi per lei era una sorta di vocazione naturale.
E’ vero che nello staff di SB c’era anche la figlia dei Dobson, Mary? Che ruolo aveva?
Sì, è vero, ma io non sono mai entrato in contatto con lei. Ci incontrammo una sola volta durante un party nella casa dei Dobson a Bel Air.
Uno dei personaggi più deliziosi e irriverenti di SB fu senz’altro Minx Lockridge, interpretata dalla leggenda del tatro, Dame Judith Anderson. Ma perché fu così poco utilizzata nello show? Patrick Mulcahey mi ha detto che Jerry Dobson gli aveva riferito che purtroppo la Anderson non riusciva più a memorizzare le sue battute a causa dell’età avanzata. Tu avesti modo di conoscerla?
Dame Judith era una meraviglia. L’avevo amata dopo averla vista in MEDEA alcuni anni prima, ed ebbi la possibilità di incontrarla ad una festa di Natale presso l'Hollywood Palladium, penso. Oppure potrebbe essere stato presso il teatro di Hollywood & Vine. In ogni caso, mi sedetti accanto a lei e le dissi quanto io la ammirassi e lei molto gentilmente accettò il complimento. Mi chiese se era riuscita a storpiare una qualsiasi delle mie battute e le risposi di no. Poi sorrise e disse: "Dammi tempo, caro. Lo farò." Però penso che, assumendo Judith, lo show si fosse dato da solo la zappa sui piedi. Un autista doveva portarla avanti e indietro in limousine fino a Santa Barbara (dove lei viveva), ed era necessario ordinare un bel po 'di cibo quando lei era sul set. Louise Sorel era una delle sue preferite e sono diventate molto amiche. Ma la verità è che non era più in grado di gestire molto i dialoghi. E 'un peccato vedere gli attori che hai amato arrivare a quell’età. Sono davvero solo l'ombra di se stessi. So che i Dobson le erano molto affezionati e in effetti molte persone entrarono in contatto con lei, ma non si poteva davvero darle un’intera scena da interpretare. Come abbiamo imparato, con nostro rammarico. Ricordo di aver inserito nei dialoghi circa due o tre battute tratte da “Medea” come una sorta di omaggio nostalgico per lei, ma lei non riusciva più a gestirle.
to be continued...
to be continued...
Nessun commento:
Posta un commento