La voce di Stefanella Marrama è una delle voci più familiari della tv e del cinema italiano. Sua era la voce di Julianne Moore in “Hannibal”, di Joan Cusack in film quali “In & Out” e “Se scappi ti sposo”. Ha inoltre prestato la voce a Lynn Redgrave in “Peter Pan”, a Lisa Kudrow e molte altre attrici. Per la televisione invece ha doppiato il personaggio di Sheila Carter in “Febbre d’Amore” e innumerevoli altri, ma i fan di “Santa Barbara” la ricordano sicuramente per essere stata l’ indimenticabile voce di Kelly Capwell. Stefanella Marrama è stata appunto l’unica voce di Kelly dal primo episodio trasmesso in Italia il 3 Aprile 1989 fino all’ultimo, trasmesso il 6 Aprile 1999. E ora vediamo cosa ha da raccontarci in questa intervista concessa in esclusiva a “Santa Barbara Blog”, ma prima riascoltiamo la voce di Stefanella affinchè ci accompagni per tutta la lettura dell'intervista.
Leggendo le lunghe liste dei doppiatori italiani, mi sono accorto che la maggior parte di loro hanno avuto un genitore anch’esso doppiatore. Non vorrei sbagliarmi, ma mi risulta che non sia il tuo caso. Come sei entrata nel mondo del doppiaggio? A che età hai esordito e con quale personaggio?
In effetti è vero, non ho nessun parente attore né doppiatore. Ho fatto l'Accademia d'Arte Drammatica e dopo aver fatto tanto teatro ho avuto degli amici che mi hanno consigliata a tentare anche con il doppiaggio e questo è successo, più o meno, nell'82. A dirti la verità non ricordo quale sia stato il primo personaggio che ho fatto.
Tu lavori sia per la televisione che per il cinema. Questa intervista è rivolta principalmente a tutti coloro che hanno amato la tua interpretazione nel dare vita alla voce di una delle protagoniste principali della soap “Santa Barbara”: Kelly Capwell. La soap è arrivata in Italia nel 1989 ed è terminata nel 1999. Tu per dieci anni quasi quotidianamente hai interpretato Kelly: un lunghissimo periodo di tempo quindi. Che cosa hai provato quando la soap è terminata? Ti manca Kelly?
Mi è piaciuto tantissimo doppiare Santa Barbara e ho vissuto Kelly giorno dopo giorno. Anche quando cambiava l'attrice cercavo di dare quello che avevo dato fino a quel momento al personaggio. Mi è dispiaciuto molto quando la soap è finita, perché mi ero affezionata a Kelly. Dieci anni sono tanti e ogni volta che arrivavo in sala ero curiosa di sapere quello che mi aspettava.
“Santa Barbara” a che punto della tua carriera si colloca?
Santa Barbara è la prima soap che ho fatto e fa parte dei miei esordi.
Kelly era forse il membro più sfortunato della ricca famiglia Capwell. E’ rimasta vedova poche settimane dopo il suo matrimonio con Joe, è stata violentata e quasi uccisa da Peter, il suo ex fidanzato, è finita in un ospedale psichiatrico, poi sulla sedia a rotelle, ma soprattutto non ha mai avuto fortuna in amore, vivendo sempre all’ombra della sorella maggiore Eden (doppiata da Alessandra Korompay). In una soap tutto questo è all’ordine del giorno. Quello che invece rendeva speciale “Santa Barbara” era lo stile ironico e beffardo con cui trattava argomenti in fondo stereotipati. Ti ricordi che idea ti eri fatta di questa soap e di Kelly? Che cosa ti piaceva e cosa invece no?
A dirti la verità non c'era qualcosa che non mi piacesse in Santa Barbara. Mi piaceva farla e non l'ho mai affrontata con aspetto critico.
Nel corso degli anni sono state quattro le attrici che hanno interpretato Kelly. La più famosa senza dubbio fu la prima, Robin Wright, futura moglie di Sean Penn. Ti ricordi anche delle altre tre? Come vivevi il cambiamento di attrice? Quale delle quattro Kelly preferivi? Quale era secondo te la migliore attrice? Ci sono attrici che è complicato doppiare più di altre?
Sicuramente mi è piaciuto di più doppiare Robin Wright. La sentivo molto vicina alle mie corde, e a dirti la verità, le altre non le ricordo molto. Le attrici difficili da doppiare sono quelle che non sanno recitare, per cui fai una fatica terribile a cercare di renderle sentibili.
Ci puoi raccontare una giornata-di-lavoro-tipo su “Santa Barbara”. Dove erano gli studi? Come doppiavate le scene? Tutti insieme oppure ognuno per conto suo? Ci interessano tutti i dettagli…
Santa Barbara si faceva negli studi di Studio Immagine a Via Montezebio. Sono passati tanti anni e quindi non ricordo molto di quei giorni. Posso dirti, però, che c'era un'atmosfera simpatica e quando alla direzione è arrivata la grande Giovanna ci siamo anche molto divertiti.
I direttori del doppiaggio furono due: Alfredo Censi (prime annate) e successivamente Pieraldo Ferrante (che doppiava Channing Capwell, il padre di Kelly). Che ricordo hai di loro?
Con Alfredo e Pieraldo mi sono trovata benissimo. Ti basti sapere che con Pieraldo mi vedo ancora adesso e mi capita di lavorare ancora insieme a lui.
In “Santa Barbara” tu hai lavorato soprattutto con Alessandra Korompay, Roberto Pedicini, Mirella Pace, Guido Cavalleri, Margherita Sestito, Luca Ward, Fabrizio Pucci e molti altri. Sono nate delle amicizie con qualcuno di loro? Siete ancora in contatto?
Mi vedo ancora con quasi tutti e con quasi tutti mi capita di lavorare.
Seguivi la soap oppure finito il turno di doppiaggio non avevi voglia o tempo per seguirla?
Altroché se la seguivo!
Non so se lo ricordi, ma alla fine dell’ultimo episodio di Santa Barbara, i doppiatori si autopresentavano. Io non ho mai visto nè prima né dopo qualcosa del genere. L’ho trovato un modo molto carino di concludere la soap. Ti ricordi di chi fu l’idea? Pensi che sarebbe auspicabile fare qualcosa del genere anche oggi?
Pensa che quella presentazione finale non la ricordavo proprio! E non ricordo nemmeno di chi fu l'idea. Infatti devo dire che fu una cosa carina e che oggi non sarebbe male riproporla.
Siamo arrivati alla conclusione Stefanella. Ci puoi dire in quali progetti sei attualmente impegnata? C’è qualcosa che vorresti dire ai fan che hanno amato la tua Kelly?
Negli ultimi anni mi sono dedicata molto alle direzioni e sto dirigendo una serie che si chiama "Castle" e una che si chiama "Psych". Faccio anche tanti adattamenti e poi, per fortuna, mi capita ancora di fare l'attrice.
Vorrei ringraziare tutti i fan di Santa Barbara, e comunque tutti i fan del doppiaggio, che mi danno modo di fare il mio lavoro con sempre maggiore entusiasmo.
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