martedì 27 dicembre 2011

INTERVISTA ESCLUSIVA ED INUSUALE CON FRANK SALISBURY (SCENEGGIATORE DI SB DAL 1984 AL 1990) - PRIMA PARTE




Frank Salisbury è uno sceneggiatore, drammaturgo e romanziere americano. Ha scritto per numerosi spettacoli diurni, come Somerset (lo spin-off di Destini), Ai confini della notte, Aspettando il domaniGeneral Hospital, Sentieri, Capitol, Così gira il mondo, Santa Barbara e I giorni della nostra vita. Scrisse anche brevemente per "Dynasty". È stato nominato più volte agli Emmy Awards, vincendo due volte: nel 1982 con "Sentieri" e nel 1991 con "Santa Barbara". Ed ora l'intervista che Mister Salisbury ha concesso in esclusiva a "Santa Barbara Blog".




Nel corso di questa intervista prenderemo in esame alcune soap opera ed in particolare “Santa Barbara”. Le soap americane arrivarono in Italia negli anni ’80. Quelle che ebbero più successo furono Capitol Quando si ama, Santa Barbara, Beautiful e Sentieri. Tutte le altre soap nel nostro Paese ebbero vita breve a causa di bassi ascolti. Come spiegheresti le differenze di gradimento tra gli USA e l’Italia?

D. Marland
Ho scritto per tre delle soap più amate in Italia: Sentieri, Capitol e Santa Barbara. In effetti io avevo appena lasciato Capitol quando Bridget Dobson mi chiamò e mi chiese di incontrare lei e Jerry in merito ad un mio possibile ingaggio in SB. Onestamente io non riesco a spiegare il motivo per cui alcune soap falliscano e invece altre prosperino. “Quando si ama”, lo confesso, mi è completamente sconosciuta. Penso che fosse uno show di Agnes Nixon, che fu in seguito scritto da Douglas Marland, ma non ne sono certo. Sapevo che Sentieri e Santa Barbara erano particolarmente popolari in Francia. Mi ricordo di aver visto in tv alcuni episodi di SB, mentre mi trovavo lì nel 1986 o 1987.


Tu iniziasti a lavorare in Santa Barbara fin dall’inizio. Chi ti assunse?

Come ho detto prima, feci una specie di provino con i Dobson, che poi mi diedero da portare a casa la “bibbia” dello show per leggerla. Non doveva trapelare nulla al di fuori, pena: la morte! Così andai a casa di corsa, la lessi e un paio di settimane dopo, cominciai a lavorare per SB. Avevo lavorato per i Dobson in precedenza, verso la fine della loro “reggenza” in Sentieri, quindi c’era una sorta di esperienza precedente. Loro mi chiesero di seguirli in “Così gira il mondo”, ma Doug Marland era appena arrivato in Sentieri e io preferì rimanere lì con lui. Avevo scritto per General Hospital quando lo show durava mezz’ora, poi 45 minuti ed in seguito un’ora nel periodo in cui c’era Pat Falkensmith, che prese il posto di Doug e continuai a scrivere per General Hospital quando mi fu chiesto di raggiungere Sentieri. Lo feci, ma con la consapevolezza che non sarei stato accredidato. Mi andò bene finchè lo show non vinse l’Emmy e io no, non essendo io accreditato. Tra parentesi, questo fu il secondo Emmy che persi. Precedentemente, “Ai confini della notte” fu nominata e vinse un Emmy che andò ad Henry Slesar, ma a quei tempi (1974/75) non si attribuivano i premi anche agli scrittori subordinati, così dovetti crogiolarmi nella sua gloria. Dovetti aspettare la stagione 1981/82 per vincere il mio primo Emmy; a partire da quel periodo lasciai General Hospital e assunsi finalmente la mia identità scrivendo in Sentieri. Poi il mio secondo Emmy arrivò 10 anni dopo grazie a “Santa Barbara”. Direi che ho parlato abbastanza di Emmy.


La prima grande trama di SB girava attorno all’omicidio di Channing jr. L’intrigo durò nove mesi prima di giungere alla scioccante rivelazione. Prima di passare alla prossima domanda, ti propongo di guardare questo breve video...



I Dobson avevano deciso fin da subito che l’assassino sarebbe stato Sophia oppure la storia poteva cambiare strada facendo?

I Dobson conoscevano esattamente la direzione che la trama avrebbe preso. In quel periodo Chuck Pratt era il loro assistente sceneggiatore e lui poteva eventualmente modificare alcuni angoli del piano, ma erano essenzialmente i Dobson a sapere come sarebbe andata a finire.



In principio erano quattro le famiglie protagoniste: i ricchi Capwell, gli eccentrici Lockridge, i poveri Perkins e i messicani Andrade. Un microcosmo meraviglioso e rappresentativo. Dopo due anni i Perkins scomparvero del tutto, gli Andrade e i Lockridge furono decimati. Perché? Pensi sia stata una buona scelta?


Le famiglie cambiavano e si modificavano a seconda delle esigenze del copione, della popolarità che avevano e talvolta in base alla disponibilità degli attori. Ammettiamolo, la famiglia Perkins non era esattamente roba da raggiungere livelli di alto dramma nè commedia. In realtà, tutto quello che riesco a ricordare dei Perkins è la divertente mascella quadrata di – come si chiamava, la giovane Perkins? - La sua mascella.

….credo tu ti riferisca ad Amy Perkins…in effetti sarebbe potuto essere Ron Moss con la parrucca…

…già… questo non è un gran ricordo di quella che era una famiglia che comprendeva tre persone, due delle quali inizialmente erano personaggi principali.


In SB tu hai lavorato dal 1984 al 1991 come sceneggiatore (con una breve pausa durante la reggenza di John Conboy nel 1990). Tu hai visto 5 Produttori Esecutivi (i Dobson, Jeffrey Hayden, Mary Ellis-Bunim, Jill Farren Phelps e John Conboy) arrivare e poi andarsene, 4 Sceneggiatori-Capo (i Dobson, Charles Pratt jr, Anne Howard Bailey, Sheri Anderson) arrivare e poi andarsene. Chi di loro ti diede maggiore libertà creativa?


J. Conboy
L’ho fatto, davvero. Ho lavorato in SB  dal 1984 al 1991. Come sceneggiatore e, per un breve periodo sperimentale della durata di circa dodici settimane, anche come breakdown writer. Mi resi conto che la scrittura dei copioni era un percorso più appagante e rinunciai alla fase di trattamento della sceneggiatura. Mi sembra di ricordare che John Conboy divenne produttore durante il regime di Ann Howard Bailey.
Un giorno mi portò fuori a pranzo, andò abbastanza bene. Da quel momento in poi però il nostro rapporto si raffreddò decisamente e circa due o tre settimane più tardi venni licenziato. La sua motivazione era che io sapevo come scrivere per i Lockridge ma non sapevo farlo per gli atri personaggi. Ne parlai con i Dobson, i quali si offesero quanto me e decisero così di intercedere in mio favore per sospendere il licenziamento. Erano fuori dallo show all'epoca, ma avevano ancora molto peso. Potete immaginare da quel momento come furono tesi i rapporti con Conboy, ma ero fuori dallo show da circa quattro giorni e fui immediatamente riassunto, quindi ero soddisfatto. Tu ovviamente hai  a portata di mano una tale ricchezza di informazioni. Mi ero dimenticato alcuni dei fatti di cui mi parli. Jeffrey Hayden, Mary Ellis Bunim .... li ricordo entrambi vagamente.
A.H. Bailey
Ann Howard (o Howard Ann come la chiamavo io) era probabilmente la meno sceneggiatrice fra tutti. Ricordo che aveva un rigido programma per il Venerdì pomeriggio, che comportava la fine del lavoro alle due e mezza del pomeriggio. Mi ricordo (e questo mi fu raccontato, quindi potrebbe non essere attendibile) che uno di questi Venerdì il produttore la fermò  mentre stava per andarsene e scusandosi le disse che il copione doveva essere rivisto perché la star in questione non era disponibile nel periodo di tempo in questione. Ann Howard rispose: “No problem”, tornò dalla sua segretaria e le disse: “Segnati questo. Tizio e Caio non ci saranno in quella data settimana”. E partì per Malibu. Questo modo di fare non era esattamente ciò che io desideravo.
Sheri Anderson
Sheri Anderson non l’ho mai presa sul serio. Era lì? Suppongo che in generale non riuscì mai ad imporsi. Ricordo di un periodo in cui c’era un editor, un ragazzo affascinante, ma che non aveva la più pallida idea di cosa stesse facendo…e ricordo in particolare un copione scritto da me dal quale lui aveva cancellato circa la metà delle mie battute più divertenti. Quindi dovetti andare da Jerry Dobson col rischio di sembrare petulante. Ma questa fu l’unica cosa che ricordo. Oppure la memoria è appannata dal tempo e dalla congenialità. Non la mia ovviamente.


Tu hai lavorato a stretto contatto con i Dobson. Puoi dirci come erano i rapporti tra loro e la NBC? La presenza di eventuali tensioni aveva ripercussioni sul tuo lavoro?
In realtà queste tensioni arrivarono improvvisamente e furono quindi una sorpresa. Io fui allontanato da quella mischia e mi fu raccontato tutto dopo. Dovetti andare a Century City per deporre e sedetti in una stanza insieme a Bridget e agli avvocati della controparte nel momento in cui dovetti deporre. Dissi semplicemente che Santa Barbara era un’idea dei Dobson e che pensavo che avrebbero dovuto lasciarli liberi di proseguirla come desideravano. Non fui particolarmente coraggioso, ma dopo Bridget mi chiamò a casa e si complimentò per il mio coraggio e per la mia lealtà. Da allora fu come prima, tranne il fatto che Chuck Pratt e Howard Ann scrivevano lo spettacolo sulla base dell’ultimo film che avevano visto.


Io amo i Dobson specialmente perché amavano rischiare. Ma ovviamente io non li conosco di persona. Puoi raccontarci qualcos’altro ancora su di loro?

I Dobson sono un curioso mix di nevrosi e di affabilità. C’è un’oscura tensione che li attraversa. Specialmente Bridget. La sua amicizia come anche la sua inamicizia provengono da luoghi a me sconosciuti. Io personalmente sono sempre stato lodato ed elogiato da parte di Bridget durante le feste a casa sua, i pranzi e i party natalizi. E poi improvvisamente decise che io non potevo più scrivere appropriatamente il personaggio di Mason e mi liquidò così. Considerando che Mason fu praticamente una mia invenzione, io rimasi sconcertato da ciò, per non dire altro. E fu Jerry ad informarmi di questo. Dio….è stato tanti anni fa! Poi loro si trasferirono ad Atlanta e penso che lì costruirono uno studio e inviarono alcuni avvisi del cambio di indirizzo. Stupido io perché, avendone ricevuto uno e pensando che fosse un ramoscello d’ulivo, risposi dicendo loro che ero molto contento di essere nuovamente loro amico ecc…Per poi scoprire dopo che il mio nome era semplicemente parte di una lunga e datata mailing list. Mi chiedo che cosa mai ne sia stato di loro…
to be continued...

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