venerdì 23 settembre 2011

INTERVISTA ESCLUSIVA CON THOM RACINA (SCENEGGIATORE CAPO DI SB DAL 1991 AL 1993) - PARTE PRIMA

Quest’oggi vi propongo la prima parte dell’intervista che Thom Racina ha rilasciato in esclusiva a “Santa Barbara Blog”. Racina fu co-Head Writer di SB nella stagione 1991 e in seguito Script Writer a partire dal 1992 fino alla cancellazione di SB. Oltre che in SB, Racina (plurinominato agli Emmy) è stato anche sceneggiatore in numerose altre soap di successo come Destini, Il Tempo della Nostra Vita, General Hospital, Aspettando il Domani e Febbre d’Amore.







1. Durante questa intervista prenderemo in esame le soap opera e soprattutto "Santa Barbara".  Le vostre soap sono arrivate  in Italia negli anni ’80. Quelle che hanno riscosso maggiore successo da noi furono “Capitol”,  “Quando si ama”,  “Santa Barbara”, “Beautiful” e “Sentieri”.  In Italia tutte le altre soap sono stati fallimenti quasi clamorosi e sono andate in onda brevemente e a fasi alterne. Capitol, Quando si ama e Santa Barbara sono andate  in onda fino alla fine. Beautiful e Sentieri  sono tutt’ora presenti nei palinsesti italiani. Come spiegheresti le differenze di ascolti tra il nostro Paese e il tuo?

Beh, ad essere onesti, chi diavolo lo sa? Perchè Jerry Lewis è stato straordinariamente popolare in Francia, mentre è stato piuttosto snobbato negli USA, il posto in cui è nata la sua carriera? Perché “Generations”, una soap che avuto vita dura durante i due anni della sua programmazione sulla NBC, invece fu un vero e proprio successo in Polonia? Gusti legati al luogo, un diverso tipo di attrazione, migliore concorrenza? Onestamente io non lo so, e non sono sicuro che qualcuno lo sappia. Posso capire la popolarità (a livello modiale) di “Santa Barbara”. Il cast era magnifico, le storie classiche, l’ambientazione seducente (la vera Santa Barbara è una delle più belle città della California). Capisco che anche “Sentieri” e “Beautiful” possano funzionare in Italia, ma “Quando si Ama”? E “Capitol”? Non riesco proprio a capirlo.



2. Hai lavorato in SB nel 1991 come Sceneggiatore co-Responsabile  e nel 1992 come sceneggiatore. Il 1991 è stato un anno molto importante per Santa Barbara: mentre Marcy Walker lasciava lo show, i Dobson (i creatori di SB)  tornavano, dopo una battaglia legale che li ha visti vincitori contro la NBC e la New World Television, il distributore dello show. La soap stava navigando in acque torbide e la cancellazione  era proprio dietro l'angolo. Sei arrivato così in un momento molto delicato. Da chi sei stato assunto? Qual era il tuo stato d'animo?

La verità è che non avevo proprio voglia di lavorare troppo duramente. Stavo rallentando progressivamente i mie ritmi lavorativi a partire dal 1981 e avevo accettato di scrivere per “Una Vita da Vivere”, ma all’ultimo momento l’affare non andò in porto e non ero più sicuro di quello che volevo fare. Stavo prendendo in considerazione l’idea di abbandonare quel mondo per un po’ e di tornare a scrivere romanzi (cosa che alla fine feci pochi anni dopo). Mi stavo godendo il momento di pausa, lasciando che il mio cervello si riposasse. Fu in quel periodo che i Dobson mi chiamarono. Loro avevano seguito la mia carriera ed erano interessati a portarmi in SB, hanno detto, come “ parte del pacchetto del loro trionfante ritorno nella serie”. Jerome venne a casa mia per intervistarmi –  questo non era mai accaduto prima di allora -  e scoprimmo di avere un comune background, come ad esempio il voler raccontare le storie nel modo in cui noi le vedevamo (fregando il network!), volevamo rischiare ed osare (come avevo provato a fare in “General Hospital” creando una scena fondamentale, quella della nevicata a Port Charles in piena estate, provocata da un’immaginaria macchina meteorologica). Insomma mi sembrava un’ottima base di partenza, anche se ho pensato che lui fosse una specie di strano personaggio (ne parlerò meglio più avanti). Programmai quindi di recarmi presso gli studi il giorno successivo per conoscere Bridget, ma Jerry mi chiamò quella stessa notte e mi disse che ero stato assunto! Pochi giorni dopo, andai nella loro villa di Bel Air o Holmby Hills o dovunque fosse, per incontrare Bridget e di nuovo mi sembrò un buon inizio. Lei mi piacque davvero molto. Quindi furono i Dobson a volermi e la NBC e tutti gli altri sembravano felici di avermi preso a bordo.



3. Tu hai lavorato a stretto contatto con i Dobson. Puoi dirci come erano i rapporti tra la NBC e loro? C'era molta di tensione? Queste tensioni hanno avuto un effetto sul suo lavoro? In che modo?

I Dobson
 Era una vera e propria battaglia. Voglio dire, in un certo senso è sempre il network ad assumerti, come ho sempre detto, perché sei un grande sceneggiatore, ma poi non ti permette mai di scrivere come vorresti. Paul Rauch, un meraviglioso produttore, diceva “Il network non è qui per dire ad uno sceneggiatore cosa scrivere, ma è qui per incoraggiarlo”. I Dobson erano ritornati per salvare SB e quello che la NBC avrebbe dovuto fare era dare loro carta bianca e piena libertà, lasciar loro fare qualunque cosa volessero. Perché no? Che cosa avevano da perdere? Stavamo andando verso la cancellazione in ogni caso. Invece la NBC, spinta dalla paura, tennero sulla corda qualunque cosa i Dobson volessero fare, cosa che aumentò ulteriormente la tensione. Oltre a questo in quel periodo tra Bridget e Jerome c’era una strana tensione nervosa che si poteva tagliare con un coltello. La porta del loro ufficio si chiudeva all’improvviso e e noi sentivamo urla, grida e grandi discussioni provenire da lì dentro. Non è stato carino. E naturalmente questo ebbe ripercussioni sul lavoro, come avrebbe potuto non averne? Io credo che nessuno di noi riuscì a dare il meglio di sé perché intorno a noi c’era un vero e proprio subbuglio.



4. Sul tuo sito, parlando dei Dobson, li definisci "pazzi". Puoi spiegare cosa intendi? Io li ho sempre trovati brillanti. In particolare mi sono piaciuti perché non hanno avuto paura di correre dei rischi. Ma io ovviamente non li conosco. Puoi fare per noi un ritratto umano e professionale dei Dobson? Hai qualche aneddoto?

Sì, loro osavano rischiare e non avevano paura di raccontare una storia nella quale credevano. Erano dei veri artisti. Io avevo, ed ho ancora, davvero molto rispetto nei loro confronti. Ma nello stesso tempo, ho sempre trovato che Jerry fosse distante, un po’ “fuori”, anche se davvero non so come rendere questa sensazione attraverso le parole.  Sembrava un po’ matto, un po’ in trance. E dal momento che io ero lì proprio nel periodo in cui tutte le pressioni (e di conseguenza tutti gli scontri) erano rivolti su di loro, forse non ero l’osservatore ideale per poterli giudicare. Onestamente io non li conoscevo così bene; io volevo fare il mio lavoro e rimanere in qualche modo un po’ in disparte, cosa che non avevo mai fatto nel corso della mia carriera. Prima di SB, ero immerso nel lavoro 24 ore su 24 tutti i giorni. Ho vissuto e respirato in ogni personaggio, ho mangiato con loro, ho dormito con loro (non letteralmente), tracciato le loro successive mosse, parola dopo parola che facevo uscire dalla loro bocca. Non volevo più avere quel genere di responsabilità, e così sono stato un po’ in disparte e lontano dalla palude nella quale i Dobson stavano affondando. Io amavo lo show, amavo i personaggi e volevo scrivere delle buone storie, ma non mi piaceva molto l’atmosfera che regnava sul luogo di lavoro.



5. La storia delle personalità multiple di Eden è stata molto controverso. Molti critici l’hanno stroncata. Nemmeno Marcy Walker ne era troppo entusiasta. Chi ha avuto l'idea e chi l’ha sviluppata? Cosa ricordi e cosa ne pensi?

 Onestamente non so risponderti, anche se mi verrebbe da dire che quell’idea era qualcosa che i Dobson dovettero farsi andare giù a fatica, forse costretti dalla NBC. Oppure quella storyline fu messa in piedi prima che i Dobson tornassero. Ricordo la storia e quanto negativamente fu accolta, ma non ricordo di averla scritta, l’abbiamo fatta mentre ero nello show? Posso solo dire che ricordo di aver pensato che la storia delle personalità multiple fosse piuttosto inverosimile per il personaggio di Eden: dopo tutto quello che ha passato Eden, viene fuori solo adesso? Cose di questo tipo non mi sembrano naturali, non sono professionali.



6. Quali sono le storyline di cui sei più orgoglioso? E invece quelle che non amavi e non avresti voluto scrivere? C'era un personaggio che hai amato più degli altri?

So che molti critici ritengono che la scelta di Pam Long di introdurre nuovi personaggi abbia contribuito a far affondare lo show (il che potrebbe anche essere vero), ma mi è piaciuto lavorare con lei e ho amato l’intera storyline di BJ. Ho pensato che fosse profonda e romantica e scriverla era una delizia. Scrivere le storie dei Capwell, per ognuno di loro, è stato divertente. Inoltre ho scritto per Robin Mattson ogni singolo giorno. E mi è piaciuto tantissimo il personaggio interpretato da Nancy Grahn: amavo affondare i denti dentro di lei!



C.Garland
7. Nel 1991 i Dobson decisero di sostituire Carrington Garland con un'attrice più anziana (Eileen Davidson) nel ruolo di Kelly Capwell. Pensavano così di attrarre il pubblico della Davidson. A mio parere, è stato un errore clamoroso. Eileen Davidson, anche se una grande attrice, non aveva nulla a che fare con Kelly. Che cosa ne pensi?

Sono completamente d’accordo con te!



8. Poi i Dobson hanno nuovamente lasciato lo show nel 1992. Cosa è successo? Furono licenziati oppure decisero di andarsene e perché? Non capisco: hanno fatto di tutto per tornare.

Furono licenziati. Per lo show la fine era ormai vicina e la NBC volle provare a vedere se un afflusso di sangue nuovo avrebbe potuto salvare SB, così essi scartarono i Dobson (sì, di nuovo) poiché la tensione tra loro e il network era diventata ormai tossica all’ennesima potenza. Questo accadde subito prima che la NBC assumesse Pam Long e Paul Rauch.



9. Nel 1992 sei diventato semplice sceneggiatore. Perché? Quale ruolo preferivi? Nello stesso anno Pam Long diventò il nuovo Sceneggiatore Capo. Fu lei ad introdurre la famiglia Walker e fu lei a decidere di utilizzare meno personaggi come Gina (Robin Mattson) e Lionel (Nicolas Coster). Faceva parte del piano per risollevare gli ascolti?

I Walker
Pam, pur essendo deliziosa, aveva un grande Ego e penso di ricordare che se lo show voleva avere lei, da parte sua lei non voleva condividere il titolo di Head Writer con nessuno. A me stava bene, a causa della tensione a cui ero sottoposto. Come ho detto prima, volevo andare a casa la sera e poter dormire, non avere incubi legati allo show, cosa che invece tutti gli Head Writer hanno (giustamente: gli Head Writer sono pagati anche per non dormire bene di notte). Ho accettato volentieri il cambio di posizione (e questo non significa che avrei guadagnato meno soldi)  e anche se in principio non conoscevo Pam, ci siamo divertiti davvero molto insieme, e lei si fidava di me per quanto riguarda lo stesso genere di contributo che avevo dato in precedenza ai Dobson. Quindi è stata un’avventura collettiva, ma su di lei gravavano la responsabilità e le pressioni ed infine  era lei a doversi assumere la responsabilità per la cancellazione dello show. Io non so perché lei scelse di dare meno spazio a Lionel e Gina, ma tu hai ragione, fu una decisione consapevole, anche se ricordo che Pam era una grande fan di Robin. Noi amavamo la famiglia Walker  ed eravamo davvero convinti che un po’ di nuova linfa avrebbe fatto bene allo show, anche se a posteriori, forse avremmo dovuto dare uguale o maggiore spazio ai Capwell e ai personaggi che erano nello show fin dall’inizio. Ecco perché “Febbre d’Amore” (per la quale ho lavorato un paio d’anni fa) va così bene in termini di ascolto: si concentra di più sui personaggi storici.



10. Credo che una delle migliori storie del 1992 fu quella sugli abusi sessuali subiti da BJ nella sua infanzia da parte di un amico di famiglia interpretato da Nicholas Walker. Questo era un tema scottante per il daytime, ma è stato affrontato in modo molto delicato, grazie anche alla superba interpretazione di Sydney Penny. Cosa pensi a riguardo?

Sydney Penny (BJ)
Ho amato quella storia e ne sono davvero orgoglioso. Sydney era assolutamente meravigliosa e lo stesso vale per Eric (Close). Alcuni anni prima avevo scritto una storia di abuso infantile per il personaggio di Kimberly in DAYS, quindi questo genere di storie faceva molto al caso mio. Mi è venuto in mente un episodio divertente: ti ricordi la scena in cui BJ stava per togliersi la vita cercando di affogare? Girammo quella scena nella piscina della mia casa di Los Feliz perché il budget dello show era era così basso che non potevamo permetterci di girare quella scena in una location a pagamento! Mi ricordo che dovetti alzare al massimo il riscaldamento della piscina in modo che Sydney non congelasse tra una ripresa e l’altra (fu questo a provocare il vapore che si vede nella scena girata in una fredda notte a Los Angeles), e poiché si trattava di un’enorme piscina, 20 metri x 40 e 9 metri di profondità, mi costò una settimana di salario pagare la bolletta del gas necessario per quella ripresa. Però penso che funzionò meravigliosamente.

2 commenti:

  1. pier ma tu sei una continua scoperta!!!! grazie per queste belle interviste, non avevo idea delle vicissitudini bizzarre dei Dobson. spero tanto che intervisterai anche la magic couple eden/cruz... prima o poi!!!!
    approfitto del post per augurare un buonissimo weekend a tutti i lettori di questo super blog!!

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  2. Grazie Chiaretta. I rapporti tra i Dobson e la NBC furono a dir poco burrascosi. Vedrai nelle prossime interviste...Buon weekend anche a te e a tutti gli amici di Santa Barbara Blog!

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